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SETTORE 9
Sviluppo e Ambiente Nord Est.
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Organigramma

 

  I SERVIZI DEL SETTORE:  

 

Servizio 9.A - Servizio acque e suolo
Tutela delle Acque, energia, risorse idriche e difesa del suolo.

 

 

Servizio 9.B - Servizio rifiuti
Rifiuti, bonifiche, emissioni in atmosfera.

 

 

Servizio 9.C - Servizio faunistico, agricoltura AAPP
Gestione della fauna, IAP, patentini verdi, lotta agli insetti nocivi

 

 


Servizio 9.D - Servizio pianificazione territoriale
VAS - ERP - SIT - Manutenzione alvei, inquinamento acustico.

 

 

Servizio 9.E - Servizio contenzioso
Gestione amministrativa e sanzioni ambientali.

 

 

STAFF
Formazione professionale, supporto giuridico, programmazione comunitaria.

 

 

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Consulta tutti i procedimenti
In questa sezione è possibile visualizzare l'elenco completo dei procedimenti di competenza del Settore 9 e la relativa modulistica.

 
 

 

Sistema di pagamento elettronico PagoPa per i procedimenti ambientali

 
 

 


Questionario di soddisfazione utenti


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  AREE TEMATICHE:  
 

Danno ambientale

 

 

Parco Fluviale del Padrongianus

 

 

Nodo In.F.E.A.

 
 

Ecosportello

 
 

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Informazioni Ambientali

 

 

 

Concessione all'uso di acque sotterranee per usi produttivi


Dove rivolgersi:

Provincia di Sassari - Zona omogenea Olbia Tempio
Settore 9 Sviluppo e Ambiente Nord Est,
Servizio 9A Servizio Acque e suolo
Via Nanni n. 17/19
07026 Olbia
Responsabilita del Procedimento: Geol. Francesco del Corno - Luca Becca - Andrea Molinas
Tel: 0789 557695 - 0789 557684 - 0789 557655
f.delcorno@provincia.sassari.it
l.becca@provincia.sassari.it  
ae.molinas@provincia.sassari.it  


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Descrizione del Procedimento:

Vengono disciplinate le richieste di derivazione di acque sotterranee per portate inferiori a 10 litri al secondo, da destinare agli usi diversi dal domestico e secondo il seguente elenco:
 
1. IRRIGUO, incluso l’uso orto-floro-vivaistico (uso ammesso esclusivamente per Aziende agricole);

2. Consumo umano (POTABILE); 

3. INDUSTRIALE nel caso di utilizzo all’interno di cicli produttivi o di impianti destinati alla produzione;

3. ITTIOGENICO (piscicoltura) 

4. IRRIGAZIONE DI ATTREZZATURE SPORTIVE E DI AREE DESTINATE A VERDE PUBBLICO;

5. IDROELETTRICO;

6. IGIENICO ED ASSIMILATI (servizi igienici e servizi antincendio, riempimento piscine, impianti 
    di autolavaggio, lavaggio strade, e zootecnico o qualsiasi altro uso non compreso nei precedenti).
 
Ai sensi dell’art. 12-bis del R.D. 1775/33 il provvedimento di concessione di risorse prelevate da sorgenti o falde può essere assentito, per usi diversi da quello potabile, se:
 
a) viene garantita la condizione di equilibrio del bilancio idrico per ogni singolo fabbisogno;
b) non sussitono possibilità di riutilizzo di acque reflue depurate o provenienti dalla raccolta di acque 
   piovane, oppure, dove sussistano tali possibilità, il riutilizzo non risulta sostenibile sotto il profilo 
   economico;
c) sussiste adeguata disponibilità delle risorse predette e vi è una accertata carenza qualitativa e quantitativa di fonti alternative di approvvigionamento.
In tali i casi il canone di utenza per uso diverso da quello potabile è triplicato.
Le utenze di acqua pubblica sono sottoposte al pagamento di un canone annuo, secondo le normative vigenti, in relazione all'uso ed al quantitativo di acqua concessa. L'obbligo del pagamento del canone decorre dalla data di rilascio della concessione.
La prima annualità del canone viene corrisposta anticipatamente, all'atto del ritiro del provvedimento di concessione, mentre gli importi successivi sono versati prima della scadenza dell'annualità' precedente.

Il procedimento ha durata di 90 giorni a partire dalla data di presentazione dell'istanza di autorizzazione in marca da bollo da €.14,62 da parte dell’interessato, utilizzando il modello 5B.C con allegata la documentazione indicata nello stesso. 

Ai sensi dell’art. 7 del RD 1775/33 il richiedente dovrà, a propria cura e spese, pubblicare copia estratto della domanda di derivazione presso il BURAS e trasmettere alla Provincia, all'atto della presentazione dell'Istanza di concessione, estratto dell’avvenuta pubblicazione. L'estratto da pubblicare presso il BURAS verrà predisposto secondo il modello allegato al modulo 5B.C. 

La Provincia verifica la procedibilità e la ammissibilità della domanda. 

1. Nel caso in cui la Provincia rilevi irregolarità sostanziali nella domanda, interrompe i termini del procedimento entro 15 giorni dalla sua presentazione, comunicando all'interessato le cause di irregolarità e i termini per la presentazione della documentazione richiesta.
2. In caso non si rilevino irregolarità sostanziali nella domanda, la Provincia trasmette agli interessati la Comunicazione di Avvio del Procedimento. Qualora sia necessaria l'acquisizione di informazioni ulteriori rispetto alla documentazione presentata, la Provincia può sospendere il procedimento, per una sola volta e comunque per un periodo massimo di 30 (trenta) giorni e richiedere all'interessato la documentazione necessaria per regolarizzare e/o integrare l'istanza. La mancata regolarizzazione e/o integrazione entro il termine assegnato senza valida motivazione, comporta la conclusione del procedimento con l'emanazione di un provvedimento espresso da parte della Provincia. 

Nel proseguo dell'istruttoria, il RUP trasmette estratto dell’istanza di concessione al Comune territorialmente competente che provvede alla sua pubblicazione all’albo pretorio per un periodo di 15 giorni. Con il medesimo atto viene data comunicazione al richiedente dell’avvio del procedimento.
Il procedimento si intende sospeso nei termini di legge, fino alla ricezione da parte della Provincia del referto di avvenuta pubblicazione, atto vincolante ai fini del rilascio dell'atto di concessione. 

Ricevuta la relata di pubblicazione dal Comune: 

1. Il responsabile del procedimento decide in merito alla necessità del sopralluogo in relazione alla presenza di osservazioni e/o opposizioni, alla complessità dell’opera di presa, alla sua ubicazione e tipologia. Dell’esito del sopralluogo viene redatto un verbale contente il nominativo dei partecipanti alla visita e le eventuali dichiarazioni degli interessati o dei loro rappresentati. Il verbale è sottoscritto dai partecipanti al sopralluogo. 

2. In assenza di opposizioni o osservazioni o qualora le stesse siano ritenute infondate e motivatamente rigettate, la Provincia concede la derivazione. 

Il provvedimento finale di autorizzazione sarà rilasciato solo dopo l’avvenuta sottoscrizione e registrazione, da parte del richiedente, di apposito disciplinare che contiene gli elementi identificativi della concessione e le condizioni essenziali per la derivazione e utilizzazione dell’acqua.
La concessione potrà avere durata massima di anni 40 per usi irrigui ovvero di 30 anni per tutti gli altri usi.


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Destinatari:

Ditte, società e privati cittadini che intendono procedere alla ricerca di acque sotterranee da destinare ad uso non domestico.


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Soggetti coinvolti:

Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Regionale all’Industria - Servizio Attività Estrattive
Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato EE LL - Servizio Demanio e Patrimonio di Olbia-Tempio
Comune territorialmente competente
Regione Autonoma della Sardegna - Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
Regione Autonoma della Sardegna - Genio Civile di Olbia-Tempio
Regione Autonoma della Sardegna - Comando Forestale Territorialmente Competente


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Requisiti:

Disponibilità a risorsa idrica regolarmente autorizzata ai sensi del T.U. 1775/1933


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Modulistica:

 


Mod.5B.C
- Istanza concessione

Fac-simile avviso BURAS


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Normativa di riferimento:

- Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”; 
- Legge 5 gennaio 1994, n. 36 “Disposizioni in materia di risorse idriche”; 
- Decreto Presidente Repubblica 18 febbraio 1999, n. 238 “Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della legge 5 gennaio 1994, n. 36, in materia di risorse idriche”; 
- Deliberazione dalla Giunta Regionale n° 26/27 in data 18.06.1996 con la quale vengono approvate rispettivamente integrazioni alle citate circolari n. 22403 del 20.09.1988 ed integrazioni e parziale modifica alla citata circolare n. 15391 in data 13.07.1989; 
- D.A. LL.PP. n. 676 del 19.07.1996, registrato alla Corte dei Conti il 23.09.1996, Registro n. 1 foglio n. 138 e pubblicato sul B.U.R.A.S. n. 34 del 09.11.1996 Supplemento Ordinario che rende esecutiva la sopra citata D.G.R. n. 26/27 del 18.06.1996;


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Note e informazioni:

La concessione potrà avere una durata massima di anni 40 per uso irriguo, di 30 anni per tutti gli altri usi.
E' altresì possibile richiedere all'atto della presentazione dell'istanza concessioni di durata inferiore.

ATTENZIONE   IMPORTANTE

VERSAMENTO   ONERI    ISTRUTTORI

 

 

Per i diritti istruttoria pratica, la Provincia di Sassari – Zona Omogenea Olbia Tempio ha attivato il sistema di pagamenti elettronici PagoPa.

PagoPA é un sistema realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione (oneri istruttori, diritti, etc.).

Gli utenti devono effettuare il pagamento degli oneri o diritti relativi ai procedimenti ambientali,  esclusivamente con il sistema PagoPa al seguente link https://sassari.provincia.plugandpay.it/  

 

 

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